Storia
Le prime scuole dove venne prodotta la Scagliola ad intarsio sorsero
in Austria, Germania e soprattutto in Italia, a Capri. L'abilità
degli scagliolisti Bavaresi e Capigiani dalla fine del 1500 e per
tutto il 1600 a 1700 rimane una della testimonianze più alte
di questa arte.
La scagliola si ottiene dalla Selenite (Solfato di Calcio biidratato)
un minerale che si trova in natura con una caratteristica conformazione
a scaglie. I pezzi di selenite venivano estratti dalle cave e posti
in forno dove alla temperatura di 128° C si disidrata e incomincia
a polverizzare.
In seguito la polvere veniva tolta dal forno, pestata in un mortaio
per polverizzarla completamente, e dopo averla ben setacciata da
ogni impurità si otteneva la polvere bianca detta Scagliola.
Questa polvere rimescolata dall'acqua tende a ricomporre la sua
struttura originaria, ma il gesso che si ottiene è fragile
e tenero. Però se mescolata a colle ed in seguito essiccata
e trattata con olii e cere, raggiunge uno stato di concreta durezza
con buone proprietà di resistenza e impermeabilità.
Le migliori scuole di artigiani scagliolisti si concentrarono nella
parte degli Appennini Emiliani, in particolari nella zona di Carpi,
vicino a Modena.
Le fasi di lavoro
Sequenza di alcune fasi più significative necessarie per
l'intersio in scagliola su marmo.
Fase1: dopo aver sviluppato il disegno e relativo
spolvero si dà inizio all'incisione.
Fase2: riempimento delle parti scavate con impasto di scagliola
colorata (meschia = polvere di selenite miscelata con pigmenti
e colle naturali) inserita con spatola oppure con colatura di
scagliola più liquida a seconda del tipo di venatura di
pietra da imitare.
Fase3: levigatura con pietra pomice delle parti in eccedenze
agli intarsi in scagliola.
Fase4: stuccatura nei colori appropriati per eliminare
eventuali porosità della scagliola.
Fase5: dopo aver ricarteggiato le parti stuccate a seconda
del tipo di decoro possono ripetersi una o più volte i
cicli di incisione, risolatura o stuccatura, levigatura. Dopodichè
si termina il processo lavorativo con la lucidatura che può
essere realizzata con l'utilizzo di cere o protettivi trasparenti
appropriati.